Dipartimento di Scienze Chimiche - Presentazione
Direttore: Stefano Mammi
Il Dipartimento di Scienze Chimiche (DiSC) dell’Università di Padova è al servizio dello sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio e della nazione attraverso l’avanzamento e la disseminazione della conoscenza, la formazione degli studenti, i rapporti con la società civile e il tessuto produttivo, in ogni ambito delle scienze chimiche.
Scoperta. Il DiSC è una comunità di studiosi che si dedicano alla comprensione dei meccanismi fondamentali delle reazioni chimiche e delle proprietà della materia e che applicano le loro conoscenze allo sviluppo di soluzioni innovative per il miglioramento della condizione umana.
Apprendimento. Il DiSC è un ambiente educativo che stimola lo sviluppo del pensiero scientifico indipendente. I programmi dei corsi di studio formano studenti capaci di comprendere e trasmettere le conoscenze chimiche basate sulle proprietà della materia su scala atomico/molecolare e in grado di collegare queste conoscenze alla scala del mondo macroscopico che ci circonda.
Collaborazione. Il DiSC collabora con altre comunità scientifiche, con l’impresa e il territorio per applicare le scienze chimiche alle esigenze della società civile attraverso la condivisione delle conoscenze e delle scoperte.
Direttore: Stefano Mammi
Vicedirettore: Sara Bogialli Segretario di Dipartimento: Serena Ferrigo Responsabile della Gestione Tecnica: Simone Crivellaro |
Il DiSC si presenta
Il Dipartimento di Scienze Chimiche nasce nel 2004 dalla fusione di tre dipartimenti anticipando di anni lo spirito della riforma universitaria del 2010. Oggi ospita 87 strutturati universitari, 13 ricercatori CNR, di tre diversi Istituti del Dipartimento CNR di Scienze Chimiche e Tecnologie dei Materiali (DSCTM) e un ricercatore del Consorzio INSTM, per un totale di 101 strutturati distribuiti in 26 gruppi di ricerca. Gli assegnisti sono 47. È il Dipartimento di riferimento per quattro Corsi di Laurea (Chimica, CH; Chimica Industriale, CI; Scienza del Materiali, MT; Scienze e Tecnologie per l’Ambiente, STAm) e tre Corsi di Laurea Magistrale (LM) (CH, CI e MT), è sede di una Scuola di Specializzazione - tra le prime attivate in Italia - in Valutazione e Gestione del Rischio Chimico e di due Corsi di Dottorato: Scienze Molecolari (SM, col Dipartimento di Scienze del Farmaco) e Scienza e Ingegneria dei Materiali e delle Nanostrutture (SIMN, coi Dipartimenti di Fisica e Astronomia e di Ingegneria Industriale) per un totale di circa 1100 studenti e 81 dottorandi, di cui 49 afferenti al DiSC. Un quarto dei ricercatori non strutturati e dei dottorandi è straniero, grazie a fondazioni, progetti europei e programmi internazionali (UniPD-China Scholarship Council e TianjinUniversity, Repubblica Popolare Cinese, Kyungpook National University, Corea del Sud e altri accordi specifici). 62 tecnici e amministrativi assicurano i servizi di supporto alla ricerca e alla didattica.
Il Dipartimento ha un ruolo riconosciuto a livello internazionale nello sviluppo degli aspetti interdisciplinari delle scienze chimiche in collaborazione con le aree della biologia, fisica, ingegneria, agraria e medicina, con forte intersettorialità e interdisciplinarietà dei progetti di ricerca sostenuti da finanziamenti italiani ed europei. Ha un ruolo preminente nelle scienze molecolari per la salute, le energie alternative, la catalisi, la chimica sostenibile, la sensoristica e la diagnostica e teranostica biomediche, esplorando le varie scale dimensionali dalle molecole, alle strutture supramolecolari fino ai materiali. Tra il 2012 e il 2017, gli afferenti al DiSC hanno pubblicato 1186 articoli scientifici, il 50% dei quali si colloca nel primo quartile (Scopus); il 59% degli strutturati ha un H-index ≥ 20 e il 20% ≥30.
La qualità della ricerca è testimoniata dal secondo posto tra i dipartimenti di Chimica delle grandi Università italiane nella VQR 2011-14 e dalla posizione in vari ranking internazionali: secondo Nature Index, il DiSC è primo tra i dipartimenti chimici italiani con ISPD 100 per la qualità della produzione scientifica (www.natureindex.com). L’area Chemical Sciences di Padova è prima in Italia e al 116mo posto a livello mondiale nel Field Based Ranking 2016-17, mentre è al secondo posto in Italia per TopUniversities 2017. Il DiSC è la Host Institution d’area chimica con il maggior numero di ERC grant in Italia (5). Dispone di una ricca dotazione strumentale, allo stato dell’arte sia nell’ambito della sintesi che della caratterizzazione chimico-fisica, strutturale e funzionale. Sono attive collaborazioni con aziende e dal 2011 sono state create tre società spin-off. Negli ultimi tre anni il DiSC ha ospitato più di 40 borsisti, assegnisti, dottorandi con progetti di ricerca finanziati da partner industriali, Enti di ricerca e Fondazioni con progetti di ricerca applicata. Il DiSC propone un’offerta didattica articolata, in grado di formare professionisti e ricercatori nei principali settori della chimica. Le tre LM sono accomunate da una dotazione strumentale dei laboratori didattici che ha pochi analoghi in Italia e rappresenta una delle chiavi dell’attrattività dell’offerta formativa, poiché consente agli studenti di fare esperienza individuale sulla strumentazione già durante il percorso didattico. I due corsi di Dottorato SM e SIMN, pur offrendo un percorso di formazione avanzata in tutte le aree delle scienze chimiche, sono focalizzati sulle moderne applicazioni per energia, biomedicina, nanomateriali, reattività e catalisi. Con riferimento all’ultimo triennio, i corsi SM e SIMN possono contare su una media di 28 posti banditi all’anno. Nel periodo in esame, l’Ateneo/MIUR ha finanziato mediamente ca il 50% delle borse erogate, mentre le restanti sono state finanziate da Enti di ricerca e industrie. Entrambi i Corsi sono stati qualificati come innovativi dal MIUR. L’attività didattica e di ricerca è integrata da un forte impegno di divulgazione della cultura chimica, rivolto a varie componenti del tessuto socio-economico del territorio. Dall’istituzione del DiSC a oggi sono stati finanziati 17 progetti europei (10 di cooperazione e ricerca e 7 network Marie Curie). Nell’ultimo quinquennio il DiSC ha ospitato il coordinamento nazionale di 12 progetti PRIN e 2 FIRB Futuro in Ricerca e sarà la sede di un progetto FARE su nanoplasmonica e fotochimica. I gruppi di ricerca del DiSC hanno partecipato a 41 progetti nazionali PRIN e FIRB e a 13 progetti finanziati dalle Fondazioni AIRC, CARIPARO, CARIPLO).